Uno studio pubblicato recentemente su Jama evidenzia i rischi collegati al sovraffollamento degli ospiti nelle stanze delle case di riposo.
Lo studio riguarda circa 600 nursing home dell’Ontario, in Canada. Per comparazione, consideriamo che oggi in Italia ci sono 300mila persone ospitate in oltre 2mila strutture residenziali per anziani.
Questi i risultati pubblicati, che devono indurre a serie riflessioni ed urgenti provvedimenti: Su 623 case di riposo in Ontario, abbiamo ottenuto informazioni complete su 618 case (99%) con 78 607 residenti (donne, 54 160 [68,9%]; ultra85enni, 42 919 [54,6%]).
In totale, 5.218 residenti (6,6%) hanno sviluppato un'infezione da COVID-19 e 1.452 (1,8%) sono morti di COVID-19 al 20 maggio 2020.
L'infezione da COVID-19 si è distribuita in modo non uniforme tra le strutture; 4496 infezioni (86%) si sono verificate in 63 case (10%). L'indice di affollamento variava nelle abitazioni da 1.3 (principalmente con camere singole) a 4.0 (esclusivamente con stanze quadruple); 308 strutture (50%) avevano un alto indice di affollamento.
L’Incidenza di COVID-19 nelle case ad alto indice di affollamento è stata del 9,7% contro il 4,5% nelle case a basso indice di affollamento mentre la mortalità per COVID-19 è stata rispettivamente del 2,7% contro l'1,3%.
Le simulazioni suggeriscono che convertendo tutte le camere a 4 letti in camere a 2 letti si sarebbero evitati 998 casi di COVID-19 (19,1%) e 263 decessi (18,1%).
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)