Per fornire un supporto concreto alle Rsa nella gestione dell’emergenza che ha colpito particolarmente le persone anziane, soggetti fragili, molto avanti negli anni o con patologie croniche, Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, con il supporto di Gilead Science, ha realizzato il progetto “Le nuove tecnologie al servizio delle Rsa: un supporto concreto per vincere la solitudine e la depressione ristabilendo il contatto fra gli anziani e il proprio nucleo familiare”.
Il progetto ha previsto una donazione di strumenti hardware, tablet, agli operatori che lavorano all’interno delle Rsa selezionate che fanno parte del network Bollini Rosa Argento, il circuito che raccoglie le strutture attente nel garantire una gestione personalizzata, efficace e sicura degli ospiti ricoverati. È stato inoltre avviato un percorso di formazione attraverso tre webinar, mirato all’utilizzo dei tablet e dei tool di GSuite di Google per potenziare le competenze del personale sanitario che si trova a gestire quotidianamente la vita degli anziani e i rapporti coi familiari.
Lo scopo è quello di favorire il contatto e l’interazione fra gli anziani ospiti e i propri cari, contrastando in questo modo i risvolti psicologici negativi dell’isolamento forzato grazie all’uso delle nuove tecnologie, incentivare l’utilizzo di nuovi strumenti all’interno delle Rsa per migliorare la vita quotidiana degli ospiti e favorire il rapporto della persona anziana con le nuove tecnologie.
“Da fonti Istat si evince che solo il 6,6% delle persone over 74 usa il PC e solamente il 6,7% utilizza Internet”, commenta Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. “Risulta evidente che per colmare il gap all’interno delle Rsa e delle Case di Riposo, creato dal mancato utilizzo delle nuove tecnologie da parte degli anziani, è necessario coinvolgere direttamente il personale sanitario fornendo a chi lavora in prima linea tutti gli strumenti utili per favorire la socializzazione e soprattutto garantire la continuità del legame fra gli ospiti e i familiari in questo momento di isolamento forzato durante l’emergenza”.
Questo è ancora più importante anche alla luce degli ultimi dati emersi dal Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) che hanno evidenziato come nei pazienti anziani ricoverati per Covid-19 che possono parlare con i propri cari grazie a un cellulare e con videochiamate, la mortalità si riduce dal 40 al 20%, a parità di età e trattamento clinico. Per molte persone anziane, infatti, la salute è influenzata più dalla vita quotidiana che dagli interventi medici
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)