In un Paese come la Cina, molto più grande del nostro, in cui il problema dell’invecchiamento della popolazione è emerso più di recente e con numeri ancora inferiori a quelli italiani, il tema viene affrontato non solo dal punto di vista degli aiuti economici ma anche sotto il profilo sociale. Per ciò che concerne il primo aspetto, è di questi giorni la notizia che le autorità hanno concesso 1,29 miliardi di yuan (185,1 milioni di dollari) di agevolazioni agli anziani dagli 80 anni in su residenti nella provincia dell Henan (Cina centrale).
Si stima che in questa zona del Paese siano presenti almeno 2,26 milioni gli anziani che hanno beneficiato di questi fondi. A queste risorse si aggiungono oltre 3,1 miliardi di yuan concessi lo scorso anno a circa 950.000 anziani attraverso l'assicurazione medica di base e altre polizze assicurative. A fine 2018, nell’Henan erano residenti circa 16,6 milioni di over 60, pari al 16,7% della popolazione totale della provincia.
Un altro aspetto problematico emerge da un rapporto diffuso di recente dal Centro di Ricerca cinese sull'Invecchiamento, su sondaggi condotti nel 2015 e nel 2017. Lo studio rileva che sta assumendo un peso crescente il tema della solitudine, che coinvolge ormai circa il 36,6% degli anziani cinesi. Nelle zone rurali la situazione è più grave e riguarda circa 4 anziani su 10; nelle aree urbane si attesta a 3 anziani su 10 ma per gli over 80 si raggiungono percentuali molto maggiori e più di 1 grande anziano su 2 si sente solo.
Il vicedirettore del centro cinese per l’invecchiamento, Dang Junwu, ha evidenziato che la causa di questo isolamento risiede nella mancanza di comunicazione con i familiari.
Le autorità del Paese tentano di porre rimedio a questa situazione con leggi ad hoc emanate di recente, stimolando i cittadini a non trascurare o dimenticare i propri familiari anziani e, in caso di mancata convivenza, facilitando la possibilità far visita più spesso ai loro consanguinei. Il provvedimento coinvolge anche i datori di lavoro che sono tenuti a concedere ai dipendenti il permesso di visitare i genitori. Una sorta welfare aziendale diretto dall’alto che non trascura di stimolare gli anziani, attraverso suggerimenti coordinati da esperti, ad arricchire la propria vita sociale prendendo parte a iniziative di volontariato, eventi formativi, attività culturali e di intrattenimento.