Padre Virginio Bebber, presidente dell’Aris ha presentato una richiesta di riforma delle Rsa alla Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana. La Commissione è stata istituita dal Ministero della Salute.
La proposta vede diventare le Rsa centri multiservizi territoriali, «capaci di assicurare interventi al domicilio delle persone anziane fragili, insieme a risposte residenziali protette, in collegamento con le altre realtà assistenziali, con la presenza di un adeguato numero di personale medico ed infermieristico altamente specializzato». La relazione è stata presentata da Aris e Uneba, e rivaluta il ruolo delle Rsa alla luce dell’esperienza Covid.
Infatti durante la pandemia si è evidenziato che non si può fare a meno della Rsa, ma vanno ripensate soprattutto rispetto alla qualità della vita che deve venir offerta agli ospiti. Vanno inoltre evitati i ricoveri impropri, sviluppando una rete di servizi integrati che metta in condizione di rispettare i nuovi problemi delle persone fragili, valutando anche le possibilità innovative dovute alle moderne tecnologie.
Tra le indicazioni, un tetto al numero massimo degli ospiti, che non deve superare le 100/120 persone. un maggior contatto con il territorio. Inoltre si evidenzia la necessità di formare il personale maggiormente, così da permettergli idi intervenire in ogni tipo di emergenza. La formazione di una rete di solidarietà in grado di intervenire e prendersi cura dei più fragili tenendo conto delle loro esigenze.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)