La Corte Europea dei diritti dell'uomo, il 14 gennaio ha condannato l’Italia per non aver garantito il diritto di visita ad una nonna.
L'accusa è di aver violato il diritto al rispetto della vita familiare perché non sono state adottate le misure idonee a garantire il legame tra nonna e nipote, malgrado il tribunale di minori avesse dato la sua autorizzazione.
Nella sentenza della Corte europea è stato escluso il fatto che ciò derivasse da forme di discriminazione per il fatto che il marito della ricorrente era di etnia rom.
Il fatto risale a qualche anno fa, quando una bambina era stata data in affidamento dopo l'allontanamento dalla nonna, con la quale viveva. La donna, che aveva una condanna per un reato, aveva chiesto al Tribunale dei minorenni di poter incontrare la bambina, ma nonostante il parere favorevole di quest'ultimo, gli incontri non sono avvenuti.
La Corte di Strasburgo le ha dato ragione, chiarendo che nel diritto al rispetto della vita familiare rientrano anche i rapporti dei nonni con i nipoti, ma nonostante ciò le autorità italiane non hanno adottato le misure necessarie per poter mantenere il legame.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)