Per contenzione delle persone assistite si intende l’atto sanitario-assistenziale di natura eccezionale, applicabile solo quando tutte le altre misure alternative si sono dimostrate inefficaci. La contenzione non è raccomandata perché causa conseguenze dirette, per la pressione esercitata dal mezzo di contenzione, e indirette ovvero tutte le possibili conseguenze dell’immobilità forzata. Nei corsi di formazione del personale infermieristico l'obiettivo principale dovrebbe essere far comprendere quali sono i rischi della contenzione, dovrebbero quindi essere affrontati temi come:
- l’impatto della contenzione fisica;
- i diritti e l’autonomia degli anziani in casa di riposo;
- i miti e i pregiudizi legati all’uso della contenzione fisica;
- aspetti etici e legali della contenzione fisica;
- esiti avversi e problemi comportamentali specifici(cause e gestione) tra cui l’agitazione, il vagare, il rischio di caduta, i problemi di postura e i metodi alternativi alla contenzione.
Molti programmi per ridurre l'uso della contenzione prevedono una riorganizzazione generale di tutto il centro. All'arrivo del paziente gli infermieri dovrebbero valutare sempre quali sono i fattori che potrebbero aumentare il rischio di dover ricorrere alla contenzione.
In particolare sono fattori che possono aumentare il rischio di dover ricorrere alla contenzione:
- l'età avanzata della persona;
- la presenza di patologie cognitive (per esempio la demenza, anche lieve);
- l'afasia;
- l'incontinenza fecale e/o urinaria;
- la storia di cadute;
- la ridotta capacità motoria;
- patologie di tipo psichiatrico;
- problemi di udito o difficoltà visive.
Una volta individuati i soggetti a rischio è importante capire la storia della persona e riuscire a instaurare una buona relazione.
Le linee guida raccomandano di predisporre un gruppo di lavoro dedicato con infermieri esperti che collabori con i familiari per definire un piano individualizzato che abbia come obiettivo quello di evitare l'uso della contenzione.
Al riguardo sono interventi che si sono rivelati utili:
- organizzare attività nelle ore serali per i pazienti che si svegliano di notte e sono soliti andare in giro;
- inserire nei programmi di assistenza quotidiana anche un programma di attività fisica;
- organizzare, per le persone con deficit cognitivi, attività distraenti come radio, televisione, attività ludiche;
- organizzare un percorso protetto (eventualmente anche all'esterno) per le persone che vagano;
- incoraggiare l'ascolto di musiche rilassanti melodiche così da tranquillizzare le persone più agitate;
- proporre una passeggiata come attività distraente.
(Sintesi redatta da: Luca Pallavicini)