Le cure per essere efficaci vanno eseguite secondo le modalità esatte indicate dal medico. L’aderenza alla terapia è uno dei fattori principali che incidono sui risultati. I dubbi più frequenti riguardano la durata della cura, le dosi, l’orario di assunzione e il rapporto coi pasti. La prima deve essere indicata dal medico con chiarezza e non deve essere manomessa in alcun modo dal paziente. Per quanto concerne il problema della posologia, la competenza del medico sta nell’individuare il giusto equilibrio tra ciò che è tossico e ciò che non lo è. In sostanza, si tratta di non avvicinarsi troppo alle dosi dannose per non provocare danni, senza discordarsi troppo dalla posologia massima consentita, per non correre il rischio di prescrivere farmaci sottodosati che, seppur privi di effetti collaterali, risulteranno anche privi di efficacia.

Per i farmaci che hanno una lunga emivita (il tempo necessario affinchè la concentrazione di una sostanza farmacologica nel sangue si riduca alla metà del valore iniziale), non c’è bisogno di frazionare la posologia nei diversi momenti della giornata. Per numerosi altri farmaci, soprattutto antibiotici, l’assunzione va fatta a orari programmati, ma senza bisogno di badare ai minuti. Non molti farmaci devono essere assunti rispettando un preciso rapporto coi pasti. Nella grande maggioranza questo è un fattore di scarsa rilevanza, ma l’argomento è più complesso per alcuni farmaci come i Fans, che hanno una minore gastrolesività se assunti a stomaco pieno.

Particolare attenzione nel rispettare l’aderenza alle cure va riservata agli anziani che possono avere qualche difficoltà in più a seguire le modalità prescritte dal medico, anche per la presenza eventuale di più patologie contemporaneamente (polipatologia). Può quindi essere utile preparare uno schema nel quale segnare gli orari per l’assunzione ed, eventualmente, scrivere dosi e orari sulla scatola stessa dei medicinali.