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Corbellini Gilberto, Molinaro Mario

L’elisir della longevità

Il Sole 24 ore, 12-02-2017, p.42

E’ ormai appurato che una dieta a basso contenuto calorico che mantenga i micronutrienti necessari, allunga la vita in molti organismi incluso l’uomo, anche se non si è ben compreso per quale motivo. Ciò che è certo è che la qualità della dieta è più importante della riduzione di calorie e che la riduzione di proteine animali migliora la longevità. L’invecchiamento infatti passa attraverso storie naturali individuali che spesso non fanno coincidere età cronologica ed età biologica, a causa dei processi infiammatori cronici pregressi, del declino delle risposte immunitarie o di stili di vita inadeguati. Diverse ricerche hanno dimostrato che spesso modifiche e difetti trascrizionali del DNA sono dovuti alla dieta, come d'altronde quest’ultima può provocare in età adulta patologie cardiocircolatorie, osteoarticolari, diabetiche e metaboliche, difetti della memoria e cognitivi ma anche nel feto. La nutrigenomica, nuova branca della ricerca che studia Le modificazioni epigenetiche sono plastiche e dinamiche, quindi influenzabili da diete appropriate in grado di attivare o reprimere l’espressione genica con azione preventiva o terapeutica. Ricerche in corso mirano alla definizione di una epigenetica nutrizionale per controllare l’espressione genica tramite l’alimentazione. Si studiano anche le interazioni tra variazioni strutturali e polimorfismo del genotipo, e fattori dietetici nella determinazione del fenotipo patologico.Tali tematiche sono affrontate da una nuova branca della ricerca, la nutrigenomica, scienza multidisciplinare che riesce a combinare la genetica con la nutrizione, cercando di svolgere un attivo ruolo preventivo in difesa dell’organismo. Il il libro del biochimico Valter Longo “La dieta della longevità", propone un approccio scientificamente fondato per uno stile alimentare che permetta di invecchiare in salute attraverso ricette salutari. Ma trasmette un’idea meccanicistica del metabolismo umano, come se fosse sempre identico a sé stesso, senza considerare l’eterogeneità genetica che ha reso possibili gli adattamenti fisiologici avvenuti nella nostra storia evolutiva nei diversi contesti ambientali.

(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)

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Autore (Cognome Nome)Corbellini Gilberto, Molinaro Mario
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2017
Pagine42
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2017-02-12
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Sole 24 ore
Subtitolo in stampaIl Sole 24 ore, 12-02-2017, p.42
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)
Volume
Approfondimenti
Corbellini Gilberto, Molinaro Mario
Parole chiave: Alimentazione Prevenzione