La salute, secondo la più recente definizione dell’Oms, é “la capacità di adattamento e di autogestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive”. Uno dei frutti del benessere economico e delle grandi scoperte scientifiche del nostro secolo è l’allungamento della vita.
In Italia, secondo dati Istat aggiornati al 2021, la speranza di vita alla nascita si attesta intorno agli 82 anni, considerando entrambi i sessi. Tuttavia, invecchiando, si corre il rischio di sviluppare patologie croniche, cioè condizioni morbose (problemi di salute) che durano per almeno sei mesi o anche per molti anni.
La lista è particolarmente lunga e comprende alcune cardiopatie, gli esiti di ictus, il diabete, alcune malattie respiratorie, la demenza, l’artrosi e l’osteoporosi, i disturbi della vista e dell’udito. La loro prevalenza correla con l’età ed è particolarmente rilevante (oltre il 70%) nelle persone con età superiore ai 65 anni.
In questo scenario la prevenzione rappresenta la carta vincente per fronteggiare la sfida del passare del tempo e guadagnare così anni di vita in salute. È attuabile seguendo alcuni principi cardine che possono avere un impatto positivo sia sulla quantità che sulla qualità della nostra vita:
- una dieta sana che includa frutta e verdura, fibre (compresi i cereali), grassi monoinsaturi (mandorle, noci, pistacchi) e acidi grassi Omega-3 (da pesce, fonti vegetali o integratori);
- la pratica di una regolare attività fisica: sono raccomandati esercizi di intensità moderata per 150 minuti a settimana, esercizi di intensità vigorosa per 75 minuti a settimana o una combinazione equivalente di queste attività;
- smetter di fumare: il fumo di sigaretta resta la principale causa evitabile di morte prematura in tutto il mondo. I benefici della cessazione iniziano a manifestarsi dopo pochi mesi e raggiungono quelli del non fumatore in diversi anni, anche tra gli anziani;
- anche fattore genetico è importante ma è ormai chiaro che anche altri fattori giocano un ruolo fondamentale. È emerso infatti che gli abitanti di questi territori vivono in un contesto di socialità attiva, si sentono utili e coinvolti, perfettamente integrati nella comunità, coltivano hobbies e vivono una quotidianità sufficientemente lontana da stress, con ritmi di vita a misura d’uomo. La solitudine e l’abbandono si configurano quindi come fattori che condizionano fortemente il benessere della persona, capaci di incidere sulla nostra salute.
(Sintesi redatta da: Righi Enos)