I medici potrebbero presto avere una nuova opzione per il trattamento dell'insonnia nei pazienti più anziani: lemborexant. Lo suggerisce una nuova ricerca presentata ad Atlanta (USA) in occasione dell’edizione 2019 del convegno dell’American Association for Geriatric Psychiatry (AAGP). In particolare, le sottoanalisi della fase 3 dello studio SUNRISE-1 hanno dimostrato che lemborexant, antagonista duale sperimentale del recettore dell’orexina sviluppato per il trattamento dell'insonnia e del disturbo del ritmo sonno-veglia irregolare, è sicuro ed efficace in una popolazione anziana - e non è diverso dal placebo sulla stabilità posturale. I risultati suggeriscono che questo nuovo agente può essere un trattamento adatto per pazienti di età pari o superiore a 65 anni con disturbo da insonnia, affermano i ricercatori, guidati da Margaret Moline, direttore esecutivo dello sviluppo clinico di Neurological Business Group di Eisai.
(Fonte: tratto dall'articolo)