In un articolo su Nature Medicine, i neurologi dell’Università della Pennsylvania hanno reso noto il risultato delle osservazioni fatte sulle modifiche dell’epigenetica (modifiche genetiche che non alterano il DNA) dei lobi temporali in persone giovani, anziane e in malati di Alzheimer. E’ stato così dimostrato che lo scenario dei malati è molto diverso e specifico rispetto a quello degli altri partecipanti allo studio, con alcune modifiche che proteggono ed altre che predispongono alla malattia. Sono già disponibili alcuni farmaci, usati contro i tumori, che intervengono in questi processi, che potrebbero essere utili.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)