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Costanzo Giuseppe

L’esperienza del dolore e del morire in Illich ed Elias

Prospettive Sociali e Sanitarie, 1508, XLV, 2015, pp.24-28

La propensione a ridurre "la sofferenza, la malattia e la morte da impegno personale in problema tecnico, espropriando così la gente di ogni capacità di misurarsi autonomamente con la propria condizione umana" (Illich, 2013, p.145) è spesso la causa che impedice il riconoscimento di un significato degli eventi più drammatici del vivere. Quello con il dolore e la morte è un rapporto prevalentemente personale. Il dolore divide il tempo in 2 momenti, quelli in cui si fa sentire e quelli del sollievo, offuscati però dal suo ricordo. La morte spaventa a causa della sua indeterminatezza. Confrontarsi con la "passione" permette di scoprire dimensioni nuove, riscoprendo i valori della condivisione e della compagnia. La malattia può tradursi in occasione di apertura verso l'altro. La malattia, il dolore, sono occasioni di confronto con se stessi e con l'essenza che ha invaso il corpo. V. Frankl (2011) ricorda che  questo confronto esce il confronto tra homo faber (categorie di successo/insuccesso) come dimensioni essenziali del viverre) e homo patients che soffre ed è capace di elevarsi sopra di essa. Confrontarsi con il dolore, il morente e la morte permette di accostarsi ad una sifa buona, che ricorda all'uomo che è homo patients in relazione, capace di riscoprire la profondità della sua umanità e affroontare un'esperienza che non può essere spogliata dei suoi risvolti più drammatici perchè profondamente umani.

(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)

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Autore (Cognome Nome)Costanzo Giuseppe
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2015
Pagine24-28
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo19000101
Numero1508
Fonte
Approfondimenti Online
FonteProspettive Sociali e Sanitarie
Subtitolo in stampaProspettive Sociali e Sanitarie, 1508, XLV, 2015, pp.24-28
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)
VolumeXLV
Approfondimenti
Costanzo Giuseppe
Parole chiave: Atteggiamento verso la morte Dolore Fine vita