Un’estate in campagna insieme alla madre: Miranda ha dieci anni e tutto quello che vive ha il fascino della scoperta. Il romanzo L’estate dell’incanto (Piemme) di Francesco Carofiglio è ambientato nelle colline pistoiesi nel 1939; la narratrice ormai novantenne rivà con la memoria al momento più felice della sua vita, quando ancora non aveva sperimentato il dolore della perdita. A Villa Ada Miranda conosce Lapo, un coetaneo figlio del fattore e con lui esplora i dintorni, “la foreste delle creature parlanti”, “la casa infestata” e altri luoghi che i due ragazzini trasfigurano con lo slancio della fantasia. Oltre alla scoperta della natura c’è quella dell’arte: il burbero nonno artista dipinge quadri ispirati ad animali reali e immaginari; Miranda riesce a farsi accogliere nel suo atelier e riceve persino dei colori per mettere alla prova il suo talento. A infrangere l’incanto concorrono la tragedia privata che investe la famiglia della protagonista e la tragedia che investe l’Italia ormai dominata da Mussolini e avviata alla guerra.
(Fonte: www.raicultura.it)