Questa emergenza del coronavirus resterà sui libri di storia, ma intanto ci sono comportamenti e decisioni che indubbiamente rimarranno come indicazioni per il futuro, soprattutto in campo medico ed etico.
Infatti i professionisti più esposti hanno fornito linee guida di carattere etico relative a situazioni eccezionali, note come la 'medicina delle catastrofi' che è incentrata sul come utilizzare le risorse disponibili quando non bastano più per tutti i malati. Ovviamente una risposta così delicata non può pervenire solo dai sanitari. Ad ora il grande lavoro dei medici e degli infermieri permette, con grossi sacrifici da parte loro, di non dover arrivare a dover scegliere chi curare.
Ma non si può sottovalutare il pericolo di dover arrivare a compiere questa tragica eventualità. Ci deve essere una maggiore responsabilità da parte di tutti, perché non si può pensare di compiere scelte che penalizzino i più fragili, come anziani e disabili. Si deve applicare la logica del pronto soccorso; chi è presente viene comunque visitato, non si deve guardare ad età, che non può essere vista come criterio principale, perché significherebbe escludere ogni forma di solidarietà verso le persone più vulnerabili.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)