L’amore di un quasi ottantenne per una giovane donna che ne ha ventisei, fa esplodere nel poeta il contrasto tra l’età e i desideri, la saggezza e il risorgere dell’ispirazione poetica. Le numerosissime lettere indirizzate da Giuseppe Ungaretti a Bruna Bianco raccontano questo amore, ma parlano anche d’arte, di traduzioni, di progetti poetici. Nell’estate del 1966 Ungaretti incontra Bruna in Brasile, a San Paolo. La giovane, che lavora nella filiale dell’azienda vitivinicola paterna, è fra coloro che lo avvicinano per sottoporgli i propri versi: è l’avvio di una storia che si dispiegherà fino al 1969, un vero colpo di fulmine narrato in quasi 400 lettere, gelosamente custodite per cinquant'anni dalla destinataria, cronaca quotidiana di un amore impetuoso e travolgente, che riaccende nel poeta il desiderio di cantare e dà inizio a una nuova stagione creativa.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)