Sono 30 anni che UniTre - l’Università della terza età di Torino – organizza il concorso «Lettera a San Valentino». Quest’anno sono arrivate 404 missive da tutt’Italia, dove viene sviscerato il concetto di amore in tutte le sue sfaccettature. Il promotore dell’iniziativa, lo psicologo e psicoterapeuta Giovanni Campra sottolinea che il tema frequente è quello della mancanza di affettività, che deriva, secondo lui, dalla difficile condizione sociale che stiamo vivendo, in cui si sono persi i punti di riferimento importanti e resta schiacciati dal peso di essere diversi. Sono due le giurie che giudicheranno le lettere, una popolare e l’altra di esperti. Quest’ultima, formata da docenti e personalità di spicco dell’Università, riesce attraverso il concorso a “monitorare” i sentimenti. Tra i grandi cambiamenti intercorsi negli ultimi trent’anni spicca la sparizione dei testi in dialetto, che prima erano molto frequenti, perché, spiega Campra, il linguaggio gergale è quello che ci rappresenta di più, che ci mette più a nudo. Il dialetto è la lingua dei sentimenti.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)