Si accendono le speranze per chi soffre di una malattia rara che provoca l’invecchiamento precoce: la progeria. La progeria causa, fin dai primi anni di vita, manifestazioni tipiche della vecchiaia, quali fragilità muscolare e scheletrica, calvizie, malattie cardiache. In effetti viene studiata in geriatria per comprendere i fenomeni legati al deterioramento fisico.
Grazie ad una nuova classe di farmaci, le molecole antisenso, i ricercatori sono riusciti a rallentare la catena di eventi responsabili della senilità galoppante. Questo è quanto risulta da un articolo apparso su Nature Communications, che pubblica i risultati di uno studio sull’argomento condotto dai ricercatori dell’Istituto Firc di oncologia Molecolare e dal Karolinska Institutet di Stoccolma.
Dallo studio, condotto su cellule umane in vitro, è risultato che i farmaci antisenso favoriscono la longevità e, dal momento che la scenescenza si instaura con l’avanzare dell’età e con il manifestarsi di malattie genetiche e tumori, la scoperta avrà implicazioni non solo nel campo delle malattie rare, ma anche in un panorama più generale.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)