La nuzialità è tornata a crescere negli Stati Uniti e nei paesi europei e presenta caratteristiche diverse rispetto al passato in quanto la probabilità di essere in coppia coniugata è più alta quando cresce il livello di istruzione dei coniugi. Aumentano i matrimoni celebrati ad età più elevate, come conseguenza sia del rinvio delle nozze che di un aumento dei matrimoni successivi al primo, a seguito di un aumento dei divorzi. E sono tornati ad aumentare anche i matrimoni con differenze di età elevate sia a favore dello sposo sia i matrimoni ipogamici, cioè con la sposa più vecchia dello sposo. Come conseguenza di un aumento dell’istruzione delle donne sono aumentati i matrimoni con la sposa più istruita dello sposo. Per quello che riguarda l'Italia al momento non ci sono segnali di una ripresa della nuzialità. Esaminando i dati si conferma che tra le famiglie più tradizionali, con la donna più giovane dell’uomo, prevalgono anche comportamenti più fecondi. Inoltre si è rilevata una mortalità diversa alle varie età a seconda della differenza d’età degli sposi. Avere un coniuge più giovane comporterebbe una mortalità più bassa. Queste differenze di mortalità riguardano tutte le classi d’età età e sono analoghe per i maschi e per le femmine. La diversa mortalità rispetto alla differenza d’età dei coniugi, rimanda a tre possibili spiegazioni. Vi può essere un effetto di selezione delle persone più sane, nel senso che uomini più sani e più attivi avrebbero una capacità di attrazione di donne più giovani superiore rispetto a uomini in condizioni meno buone. Una seconda spiegazione riguarda la capacità di care giving che indubbiamente è più alta per un coniuge più giovane. Infine una terza spiegazione si rifà a effetti positivi di tipo psicologico e sociologico derivanti da una relazione con un coniuge più giovane.
(Fonte: tratto dall'articolo)