Si pensa sia giusto che le persone anziane possano poter vivere dove e come credono meglio, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Ma la realtà è che molti gay anziani si rifiutano di entrare in una casa di riposo, per paura di malintesi e tabù. Per questo sono sempre più numerose le soluzioni abitative 100% gay che stanno sorgendo, a San Francisco, New York, a Parigi. Già nel 1998, il Dr. Marcy Adelman e Jeanette Gurevitch fondarono a San Francisco la OpenHouse, un'organizzazione dedicata al problema alloggi per omosessuali anziani. All'inizio organizzando gli istituti per sistemare meglio i LGBT senior (Lesbian, Gay, Bisexual eTransgender). Poi costruendo un primo edificio di 110 alloggi, per anziani LGBT, a prezzi ragionevoli, e presto ci sarà il secondo. A New York, l'associazione Sage, che ospita un centro LGBT senior, ha da poco completato la costruzione di due edifici residenziali sociali per anziani omosessuali, a Brooklyn e nel Bronx, che saranno operativi nel 2019 (fonte: New York Times). E a Parigi, infine, una immobiliare e le associazioni GreyPride e Basiliade, offrono una soluzione di coabitazione per 4 o 5 omosessuali anziani in un grande appartamento parigino, dove ogni coinquilino avrà una camera singola in aggiunta alle aree comuni.
Altre informazioni al sito: www.openhouse-sf.org
(Sintesi redatta da: Ponzi Paola)