“Gravidanze, parti e menopausa sono momenti chiave nella vita della donna e possono causare il prolasso genitale e l’incontinenza urinaria. Nel nostro Paese, 1 donna su 4 dopo la menopausa soffre di problemi uro-ginecologici, ma solo il 20% si rivolge allo specialista. Nonostante la diffusione di queste patologie che – con ansia, depressione, tendenza a isolarsi per il timore di improvvise fughe di urina e, per il prolasso, di perdite vaginali e sanguinamenti – incidono pesantemente sulla qualità di vita, sui rapporti sociali, sull’intesa di coppia e sulla sessualità, solo una minoranza, vincendo vergogna e imbarazzo, si rivolge al medico; mentre le altre si rassegnano ai pannoloni”, spiega il prof. Renato Seracchioli, direttore dell’Unità operativa di Ginecologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. “Invece, l’incontinenza e il prolasso possono oggi essere risolti definitivamente con avanzate e collaudate tecniche chirurgiche mininvasive di lifting urogenitale".
(Fonte: tratto dall'articolo)