A Natale forse ci salverà la tecnologia con i collegamenti telematici visto che si sconsigliano le cene con i parenti per le persone anziane.
Ma ci sono nel nostro Paese tre milioni di anziani over 75 che vivono da soli (80% donne). Dai dati Istat infatti risulta che, tra le persone di 75 anni, il 51% vive a una distanza di non oltre un chilometro dal figlio più vicino e il 20% ci vive insieme, mentre l’8,9% non ha figli e vive solo e lo 0,9% ha figli lontani all’estero. Una distribuzione che ben fa comprendere che quest'anno ci sarà un grande problema perché non poter vivere insieme il momento collettivo del rito è molto difficile per un'età già così fragile.
Per questo si registra un alto numero di prenotazioni per i tamponi nelle farmacie e ci si affanna a cercare le strategie per potersi comunque incontrare con gli anziani nel modo il più sicuro possibile. Anche perché nel nostro Paese le feste per molti significano i ricongiungersi con i familiari che sono lontani, soprattutto al Nord, dove difficilmente gli anziani vivono in famiglia, cosa che avviene invece al Sud.
Comunque, se l'anziano non è particolarmente fragile, facendo tampone in precedenza e tenendo sempre la mascherina si possono organizzare degli incontri.
Se invece l'anziano è fragile meglio rinunciare a vedersi di persona, ma si può sempre lavorare di fantasia: mangiare insieme tramite Skype, lunghe telefonate, un regalo sul pianerottolo, tagliare insieme il panettone nello stesso istante. Quello che va assolutamente fatto è di accettare la situazione particolare di questo Natale, ricordando però che la forza dei nostri anziani si basa sulla solidità degli affetti, per cui bisogna far capir loro di amarli anche se da lontano.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)