La pandemia inasprisce le già presenti tensioni tra le generazioni.
Da una parte gli anziani, penalizzati dal Covid dal più alto numero di morti e coinvolti loro malgrado nelle discussioni sulle caratteristiche per accedere alla terapia intensive in caso di mancanza di posti. Anche se in Italia prevale ancora l’umanesimo dell’Enea che si caricò del peso di un Anchise infermo per salvarlo dalla caduta di Troia.
Dall'altra parte ci sono i ragazzi, rinchiusi in casa con la didattica a distanza, o, più grandi, alle prese con la ricerca di lavori non precari e quindi più esposti a problemi economici. Problema che la maggior parte dei senior non ha grazie al fatto che sono lavoratori dipendenti o pensionati.
Per gli junior ci saranno anche, in futuro, i problemi legati all'aumento delle spese sanitarie e della crisi che deriverà dalle misure di rallentamento delle attività economiche. Un ulteriore carico che va ad aggiungere sulle spalle dei giovani, già penalizzati dalle politiche economiche degli ultimi anni che hanno privilegiato le spese previdenziali su quelle per istruzione e famiglie. Eppure i giovani sentono ancora la pietas di Enea nei confronti degli anziani che soffrono e muoiono negli ospedali.
Anche perché la maggior parte dei senior non è certo paragonabile all'infermo Anchise. Almeno dal punto di vista economico, viste le elaborazioni di Banca d’Italia che ci dicono che sono loro ad avere in mano la maggior parte della ricchezza del Paese. Per cui è giusto pensare che, come atto di giustizia intergenerazionale, i senior si assumano una parte dei costi della pandemia. E' in questi giorni in discussione in Parlamento la proposta di una tassa patrimoniale, che toccherebbe soprattutto i patrimoni dei senior.
E' necessario un sereno confronto sul settore economico per trovare una soluzione equilibrata. Un'altra idea per onorare anche simbolicamente il patto intergenerazionale necessario in questo momento particolare, potrebbe essere di adottare una tassa una tantum che incida sui patrimoni con una misura di progressività collegata all’età. L’aliquota dovrebbe salire a seconda degli anni, per enfatizzare lo scambio implicito tra le generazioni alla base di questa misura. Un’imposta patrimoniale progressiva in base all'età somiglierebbe ad un’imposta di successione, altra forma impositiva che permetta la ridistribuzione del patrimonio tra le generazioni.
Anche perchè queste tasse avrebbero meno impatto sui consumi di quanto ne avrebbe lasciare invariata la situazione sul lungo termine.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)