Fantasmi. Anziani dimenticati nelle loro case, morti nell’indifferenza. Di loro rimangono i verbali di ritrovamento, le disposizioni alle ditte per la disinfestazione degli appartamenti. È accaduto mercoledì mattina a Ponte di Nona, a Roma, per la vicenda - ora finita in un’indagine che non esclude l’ipotesi di omissione di soccorso e morte come conseguenza di altro reato, ma anche omissione di atti d’ufficio nel caso dei pubblici ufficiali che non sarebbero intervenuti - dell’ex insegnante trovata senza vita forse dopo due anni. L’anno scorso , gli anziani morti in solitudine sarebbero stati oltre un centinaio a Roma e provincia. Nella metà dei casi circa sono intervenuti i vigili del fuoco per sfondare la porta di casa. Se qualcuno li avesse chiamati davvero probabilmente lo avrebbero fatto anche a Ponte di Nona molto prima dell’intervento di mercoledì scorso del fabbro e dell’ufficiale giudiziario. Ma lì i condomini hanno preferito tappare la porta con il nastro per pacchi per non far uscire sul pianerottolo il cattivo odore. «Spesso - raccontano i soccorritori - gli anziani che troviamo morti erano stati lasciati soli dai parenti, sono pochi i casi in cui non ne hanno. Magari figli e nipoti si limitano a una telefonata all’anno. Invece dovrebbero stare più vicino a queste persone».
(Fonte: tratto dall'articolo)