Informatica e disabilità: a prima vista può sembrare strano l’abbinamento di queste due parole, la prima delle quali richiama alla mente immagini di modernità, innovazione, evoluzione frenetica, mentre la seconda evoca piuttosto l’idea di lentezza, limitazioni e svantaggi. Spesso pensiamo alla disabilità come a un problema di pochi; in realtà può toccare molti, anche solo come condizione episodica dovuta a un incidente o a una situazione temporanea, oppure come nuovo stato di vita, legato all’avanzare dell’età. La diffusione e la relativa facilità d’uso delle tecnologie mobile e touchscreen ne hanno invogliato la sperimentazione anche nell’ambito del miglioramento della qualità di vita di persone anziane non autosufficienti o adulti con disabilità acquisite a seguito di trauma.
Asphi (Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l'Handicap mediante l'Informatica) ha avviato alcuni progetti in contesti di vita e di cura, come centri di riabilitazione, centri diurni,centri residenziali, riscontrando un crescente interesse da parte di operatori,di adulti in riabilitazione e di persone anziane. I primi risultati dimostrano che, per esempio, l’introduzione di strumenti touchscreen associati a tecnologie assistive (tastiere facilitate, sistemi di ingrandimento e amplificazione, soluzioni di accesso ergonomico al PC) può offrire anche a persone anziane e con scarsa o nulla alfabetizzazione informatica nuove opportunità non solo di stimolazione cognitiva, ma anche di partecipazione sociale e di conquista di autonomie nelle attività quotidiane.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)