Una della cause di morte improvvisa, in alcuni casi silente, è l’infarto. Nel corso degli anni la medicina ha comunque fatto enormi progressi. Per valutare il rischio di sviluppare una malattia cardiaca si ricorre a criteri standard: sesso, età, fumo, livello di colesterolo , diabete e pressione sanguigna. In uno studio durato 10 anni (dal 2005 al 2015)alcuni scienziati inglesi hanno applicato tecniche di apprendimento avanzato (machine learning) su un campione di oltre 378 mila pazienti dai 30 agli 84 anni. Lo scopo era quello di monitorare e prevedere l’insorgere nel tempo di malattie cardiovascolari in soggetti apparentemente sani. Nel corso dello studio, gli scienziati sono stati in grado di individuare 25 mila malattie cardiovascolari, alcune di esse potenzialmente mortali. Il 75% delle patologie sono state predette con accuratezza dagli algoritmi di machine learning. E c’è di più. Le macchine hanno individuato, rispetto ai medici, 355 pazienti in più affetti da disturbi cardiovascolari.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)