Il volume esamina caratteristiche, ambivalenze e tendenze della condizione anziana nell'ambito urbano.
Nell'odierna società del rischio e dell'incertezza - che nelle città vede le sue espressioni più emergenti e visibili: le trasformazioni dei modelli familiari e di rapporto tra le generazioni, l'accentuarsi dei processi di individualizzazione e soggettivizzazione, ecc. - la popolazione anziana e vecchia occupa un ruolo di crescente importanza.
L'evoluzione e la crescente differenziazione delle forme dell'invecchiamento, oltre a favorire la destrutturazione del tradizionale stereotipo negativo dell'anzianità, incidono profondamente sull'organizzazione delle strutture di relazione sociale nella dimensione urbana, che a loro volta, in un rapporto circolare, finiscono per contribuire ad un ulteriore pluralizzazione dei profili dell'invecchiamento.
La popolazione anziana e vecchia della città costituisce una sorta di peculiare case-study entro la società complessa, il cui approfondimento è tuttavia in grado di agevolare una lettura combinata sia degli attuali scenari dell'invecchiamento sia dei possibili tratti dell'invecchiamento futuro.
In particolare, in controtendenza rispetto alle linee interpretative che generalizzano l'orientamento del mutamento sociale all'individualizzazione ed alla soggettivizzazione della vita, una parte significativa della popolazione anziana, anche per merito di una costitutiva ambivalenza della città quale "territorio" sociale, può vivere le proprie relazioni producendo e riproducendo legami sociali significativi. Ne è una riprova la presenza di luoghi urbani che - come documenta la ricerca sociologica presentata nel volume - è ancora possibile vivere intersoggettivamente come spazi dello scambio simbolico e dell'appartenenza, in cui è possibile esperire collettivamente relazioni che conservano tratti di tipo comunitario. (Fonte: www.francoangeli.it)