Non possiamo tornare indietro nel tempo, ma l’invecchiamento potrebbe essere reversibile, dice il nuovo studio di un team di scienziati del "Salk Institute for Biological Studies", pubblicato su ‘Cell’.
Lo studio parte dall'ottimizzazione di cellule staminali, conosciute come il "fattore di Yamanaka." (dall’autore dello studio vincitore del premio Nobel 2012 Shinya Yamanaka, che aveva individuato quattro geni specifici che potrebbero tornare allo stato embrionale e produrre cellule staminali. Queste cellule staminali possono trasformarsi in qualsiasi tipo di cellula del corpo, dividersi indefinitamente, diversificarsi e riparare gli organi in un corpo umano adulto).
Trattando topi afflitti da "progeria" (malattia che provoca un invecchiamento più veloce e morte) con l’antibiotico doxiciclina, durante alcune fasi della loro crescita, i ricercatori sono stati in grado di trasformare i fattori Yamanaka, e i topi sembravano più giovani. Avevano meno curve della colonna vertebrale, mostravano meno segni di invecchiamento, rispetto ai topi non trattati, e infine hanno vissuto il 30% in più del normale. Lo stesso trattamento fatto su topi anziani normali ha dato lo stesso risultato. Successivamente, hanno provato sulle cellule umane e i risultati sono stati simili.
In sintesi, la ricerca suggerisce che anche se l’invecchiamento è inevitabile, alcune delle modifiche che avvengono con l’età potrebbero essere reversibili.
(Fonte: tratto dall'articolo)