La materia bianca è la parte sottostante alla materia grigia ed è composta dagli assoni, i 'cavi elettrici' del cervello che connettono le varie parti del cervello. Gli assoni sono ricoperti da una sostanza chiamata mielina, un isolante che in maniera simile alla plastica dei cavi elettrici, ha il compito di isolare gli assoni e quindi facilitare la trasmissione di informazioni attraverso di essi". La mielina è prodotta da cellule cerebrali specializzate chiamate oligodendrociti: la mancanza di mielina ha effetti devastanti sull'attività cerebrale e ne sono esempio le malattie neurodegenerative.
"Abbiamo comparato il genoma del cervello di topi giovani ed anziani di modo da identificare quali processi siano alterati nell' invecchiamento - aggiunge Andrea Rivera, dell'Università di Padova - . Queste tecniche di analisi hanno dimostrato come il calo degli oligodendrociti nel cervello anziano sia legato ad una perdita di cellule staminali cerebrali chiamate Oligodendrociti Precursori, essenziali per il ripopolamento degli oligodendrociti e della mielina. Inoltre, abbiamo identificato il gene G17 come il gene maggiormente alterato nel cervello anziano. Lo studio rileva che nell'anziano la funzionalità dei neuroni viene alterata per un calo drastico della mielina e degli oligodendrociti che la producono. "La mielina deve essere continuamente prodotta durante tutto l'arco vitale - conclude - ma nel cervello anziano questo processo viene a mancare: il perché questo avvenga è ancora ignoto".
(Fonte: tratto dall'articolo)