A fotografare l’invecchiamento del nostro Paese è il Rapporto 2018 sull’economia dell’immigrazione, diffuso dalla Fondazione Leone Moressa. L’Italia va verso un lungo “inverno demografico”. Nel 2017 la popolazione è diminuita di 100.000 unità e, di qui al 2050, si ridurrà del 17% . Quanto alla attuale situazione demografica, c’è una netta frattura in Europa. Italia e Germania, nel 2017, hanno fatto registrare i saldi nascite/ morti più elevati (rispettivamente -191.000 e –148.000). Una situazione opposta si è verificata in Francia (+164.600) e Regno Unito (+147.900). Quanto al futuro, ipotizzando stabili gli attuali trend migratori e al netto di improbabili baby boom, la Fondazione Leone Moressa, di qui al 2050, prevede una variazione positiva della popolazione solo in Irlanda, Francia, Regno Unito e Svezia. Per gli altri 24 Paesi, la popolazione diminuirebbe. In particolare, l’Italia col 16,7% di cittadini in meno, sarebbe seconda solo alla Bulgaria. Quanto alla composizione, più di un italiano su tre (34%) sarà, fra 32 anni, in età da pensione (+ 12% rispetto ad oggi). L’aumento della quota di cittadini over 65 riguarderà tutti i Paesi Ue con ripercussioni anche sulla forza lavoro e sui conti pubblici.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)