Istat ha presentato, per la prima volta, le tavole di mortalità regionali per genere e livello di istruzione. I risultati si riferiscono alla popolazione residente al Censimento 2011 e agli eventi osservati nel triennio 2012-2014. In tutto il Paese si conferma il divario di sopravvivenza per livello di istruzione: l’aspettativa di vita media alla nascita varia da 82,3 anni per gli uomini con alto livello di istruzione a 79,2 anni per i meno istruiti (+3,1 anni). Tra le donne da 86,0 a 84,5 anni (+1,5 anni). Se guardiamo al dato regionale, la forbice si amplia, a seconda dei casi, ed arriva, fino a +6,1 anni negli uomini e a +4 anni nelle donne. La maggiore sopravvivenza si osserva a Bolzano mentre è la Campania ad essere la regione più svantaggiata con la più bassa speranza di vita, pari a 77,5 e 82,9 anni per uomini e donne meno istruiti. Marche e Umbria hanno i differenziali tra alto e basso livello di istruzione più contenuti rispetto alle altre regioni sia per gli uomini (1,9 e 2,1 anni) che per le donne (0,7 e 0,5 anni).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)