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Amiotti Andrea

L’Istat: Il Paese invecchia e calano anche gli immigrati

www.linkiesta.it, 18-06-2015

La demografia parla chiaro: l’Italia è tornata indietro di cento anni.
Almeno, per quanto riguarda il saldo morti-nascite, i dati del bilancio demografico nazionale, pubblicati dall'Istat nel giugno 2015 registrano una differenza minima: solo 100mila unità, la stessa cifra che si registrava durante la Prima Guerra Mondiale. A differenza di un secolo fa, però, l’età media è molto più alta.

In Italia cresce l’invecchiamento della popolazione, che arriva a toccare una media di 44,4 anni, aumentata di due decimi all’anno nel periodo compreso tra il 2011 e il 2014.
La demografia parla chiaro: per quanto riguarda il saldo morti-nascite l’Italia è tornata indietro di cento anni, ma oggi l’età media è molto più alta. L’apporto del flusso migratorio, che dovrebbe comunque assicurare una crescita del saldo demografico, si è indebolito: alla fine del 2014 risulta che riesca a compensare l’andamento discendente dei grafici in modo minimo, mantenendo cioè la popolazione a un livello di crescita zero.
Cos’è successo? Da un lato è un fatto burocratico. È aumentato il numero di immigrati che hanno acquisito la cittadinanza italiana. Nel 2014, quasi 130mila stranieri (200 nazionalità a prevalenza di rumeni e albanesi, seguiti da cinesi marocchini) sono diventati a tutti gli effetti cittadini italiani. Per il resto, secondo i dati, si nota che il 51% è la percentuale straniera maschile che entra in Italia (per la prima volta supera quella delle donne), il 40% sono i minorenni che acquisiscono dunque la cittadinanza da padre residente e il 59% le donne tra i 25 e i 39 anni che in questo caso acquisiscono la cittadinanza per via matrimoniale.Non è una compensazione sufficiente. Guardando i dati dell’Istat, si nota che le nascite della popolazione italiana sono diminuite, nel 2014, di 12mila unità. E quelle della popolazione straniera in Italia di 2683. Cosa significa? Che il flusso migratorio, con il tempo, sta perdendo l'efficacia di mantenere l'andamento demografico almeno al di sopra del livello di incremento negativo. Fino al 31 dicembre 2014 l'Italia contava quasi 61milioni di abitanti, di cui 5 milioni stranieri (l'8,9% del totale), ma nel corso dell’anno l'incremento della popolazione è rimasto minimo per la parte maschile (13mila unità) e addirittura negativo per quella femminile (-4mila unità).

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Amiotti Andrea
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2015-06-18
Numero
Fontewww.linkiesta.it
Approfondimenti Onlinehttp://www.linkiesta.it/dati-istat-bilancio-demografico-2011-2014
Subtitolo in stampawww.linkiesta.it, 18-06-2015
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Amiotti Andrea
Parole chiave: Analisi demografica Dati statistici Immigrazione, emigrazione