(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Zega Romano

Liste d’attesa troppo lunghe in provincia di Salerno, un anziano su due rinuncia a curarsi

www.salernonotizie.it, 14-02-2016

I pensionati salernitani rinunciano a curarsi perché le liste d’attesa sono troppo lunghe. Più del 45% degli ex lavoratori ha un reddito così basso da dover rimandare o fare a meno delle prestazioni sanitarie.

“In base all’ultimo decreto taglia-esami del ministro della salute Lorenzin oltre 200 prestazioni mediche ed esami dovranno essere interamente pagati dai cittadini”.

Si parte proprio dalle cure odontoiatriche e quelle legale al controllo del colesterolo, fondamentali quando l’età avanza. Molte prestazioni sono soggette a lunghe e complesse procedure burocratiche per cui ottenere la prescrizione medica per evitare salassi non sarà facile.

“Sono previste sanzioni pesanti per i medici, qualora autorizzino prestazioni non strettamente necessarie”. Per decreto si è sancito in effetti l’abolizione della medicina preventiva in base alla quale è meglio prevenire che curare, mentre oggi il decreto prevede l’esatto contrario senza realizzare probabilmente quei risparmi che la normativa si propone, mortificando oltretutto la serietà e la professionalità dei medici che per scelta di vita e impegno professionale devono operare secondo scienza e coscienza.

Secondo il rapporto Censis, in Italia sono 7 milioni 700mila le persone che in un anno si sono indebitate o hanno chiesto un aiuto economico per pagarsi le cure. La spesa sanitaria pubblica, cresciuta dal 2007 al 2010 da 101 a 112 miliardi di euro, negli ultimi anni ha registrato un’inversione di tendenza, fino a tornare nel 2015 a 110 miliardi.

Di segno opposto, invece, l’andamento della spesa sanitaria privata delle famiglie: dal 2007 al 2014 lievitata da 29 a 32 miliardi, fino a raggiungereil 22,8% della spesa sanitaria totale. In provincia di Salerno, la percentuale di pensionati a basso reddito che nell’ultimo anno ha dovuto rinunciare o rimandare prestazioni sanitarie supera il 50%. Praticamente, un anziano su due.

(Sintesi redatta da: Romano Zega)

Approfondimenti on line
TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Zega Romano
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleNo
Destinatari
  • Persone anziane
Data dell'articolo2016-02-14
Numero
Fontewww.salernonotizie.it
Approfondimenti Onlinewww.salernonotizie.it/2016/02/14/liste-dattesa-troppo-lunghe-in-provincia-di-salerno-un-anziano-su-due-rinuncia-a-curarsi/
Subtitolo in stampawww.salernonotizie.it, 14-02-2016
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Romano Zega)
Volume
Approfondimenti
Approfondimenti on line
Zega Romano
Parole chiave: Costi sanitari e assistenziali Crisi economica Povertà Prevenzione Servizi sanitari