Nel rapporto annuale dell’Istat sono stati introdotti dei gruppi sociali che sostituiscono le vecchie «classi» e dove emerge che le famiglie degli operai in pensione sono le più numerose e tra le più benestanti (quasi 6 milioni di famiglie su 25,7 milioni). Secondo il presidente dell’Istat Giorgio Alleva c’è una piccola ripresa, ma la forbice della disuguaglianza continua ad aumentare. Infatti le spese mensili del gruppo dirigente sono il doppio del gruppo più basso sociale, i cosiddetti Neet (giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano) sono i più numerosi d’Europa, 2 milioni 200 mila. L’Italia è il Paese più anziano dell’Unione europea, secondo nel mondo solo al Giappone con una quota di individui con più di 65 anni del 22%. Ma le statistiche ci dicono che per i nostri ultrasessantacinquenni è aumentato il numero di anni vissuto senza limitazioni nelle attività della vita quotidiana: da 9 a 9,9 per gli uomini e da 8,9 a 9,6 per le donne.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)