Sono 282 i progetti di ricerca arrivati da oltre 800 studiosi di tutta Italia sul tema dell’«ageing», l’avanzare dell’età. «Abbiamo messo in piedi il più grande centro di ricerca del Paese per l’invecchiamento sano e attivo. Corrisponde alle dimensioni di un ateneo di media grandezza», spiega Germano Paini, responsabile di #HackUnito for Ageing, la maratona lanciata dall’Università di Torino per creare una piattaforma di progetti di ricerca. Progetti per prodotti e servizi ma anche censimento degli studi, la piattaforma unisce le informazioni che provengono dai molti atenei impegnati nelle ricerche sul tema e in questo modo potranno coordinare sforzi e competenze. «L’invecchiamento è un tema trasversale - spiega il rettore dell’Università di Torino Gianmaria Ajani -. Tocca tutti gli aspetti della vita e ha bisogno di giuristi, economisti, medici, informatici e studiosi di ogni area». Infatti solo il 30% dei progetti riguarda la salute, gli altri spaziano dall’aiuto dei robot in casa alla mobilità, dal cibo al lavoro nella terza età, e molto altro. L’idea è di creare una vetrina per gli atenei che con le loro ricerche affrontano le sfide future, anticipando i bisogni delle aziende che possono essere interessate a finanziarli. Su 282 progetti, 47 hanno già ricevuto una manifestazione di interesse da parte degli investitori.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)