L’ultimo report dell’ISTAT ci dice che, a 8 anni dall’inizio della recessione, la crisi non ha avuto un impatto omogeneo sul mercato del lavoro. In particolare, le professioni “esecutive” del settore dei servizi sembrano decollare. Un mondo enorme in cui si va dal commercio alla finanza, fino alla consulenza, all’interno del quale ci sono molte professioni non qualificate. Queste ultime sono quelle cresciute di più durante la crisi: +23,5% in 8 anni. Spicca l’incredibile crescita del settore dei servizi alle famiglie. Non solo badanti, certo, anche babysitter probabilmente, ma si deve immaginare che soprattutto delle prime si tratti (+84,8% di lavoratori in questo campo dal 2008). Proprio in base a ciò si possono spiegare anche gli andamenti dell’occupazione tra i sessi: gli occupati uomini sono scesi del 4,2% e le donne sono cresciute del 2,7%. Naturalmente va evidenziata anche la variazione del tasso di occupazione, perché il numero nudo e crudo dei lavoratori può variare per questioni meramente demografiche, ma in questo caso la storia non cambia. La differenza tra uomini e donne è rilevante. Il punto è che nel campo dell’assistenza alla persona, della cura dell’anziano, in buona parte anche dell’ospitalità e della ristorazione (anche questi cresciuti nel periodo di riferimento) sono molto più presenti le donne.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)