Nel 2016 in Italia sono nati 470 mila bambini, numero inferiore a quello delle persone che hanno festeggiato il loro ottantesimo compleanno.
Negli ultimi sei anni sono nati circa 100 mila i bambini in meno rispetto agli anni precedenti. Questo crollo delle nascite influirà, per esempio, sulla formazione delle future classi scolastiche: si stima che nel 2022 ci saranno 4.000 classi di prima elementare in meno rispetto a oggi e, di conseguenza, è probabile che verranno chiusi molti plessi scolastici.
Le ragioni di questa bassa fecondità sono molte: le difficoltà economiche, la responsabilità della riuscita sociale dei figli, su cui i genitori investono moltissimo, la scarsa attenzione della società alle necessità dei genitori che lavorano, la mancanza di politiche economiche che favoriscano le famiglie con figli.
Anche se l'invecchiamento della popolazione italiana, fino al 2010, è stata in parte frenata dall'arrivo di popolazioni straniere, oggi la crisi, con il calo delle immigrazioni e l’incremento delle emigrazioni (aggiunte ad altre cause economiche) ha messo in luce l’incapacità di rinnovarsi della popolazione italiana.
(Fonte: www.fondazioneleonardo.it)