Basta una calcolatrice per capire che l’invecchiamento crescente della popolazione è destinato a rimettere in discussione importanti equilibri e faticose conquiste sul fronte dello sviluppo e del welfare. In cento anni la popolazione in età produttiva si è dimezzata ed è aumentato di dieci volte il numero degli anziani sopra gli 80 anni. Chi pagherà in un prossimo domani le badanti e le spese per le cure e l’assistenza per questi anziani, quali stipendi sosterranno le loro pensioni? C’è qualcuno che sta pensando a come far fronte ai problemi demografici che nasceranno nel mondo in un futuro prossimo? Uno per tutti, il boom demografico in Africa. Trattandosi di problemi che non hanno a che fare con prossime elezioni, viene il sospetto che si stia mettendo la testa sotto la sabbia, semplicemente ignorando la questione. Ci sono senz’ altro riforme profonde che non potranno non essere fatte, e sono quelle riguardanti il welfare, il sistema d’istruzione, l’integrazione dei migranti. Lasceremo tutto al caso (o al mercato). Forse è giunto il momento di fare scelte pensando ai nuovi nati, agli anziani, ai malati, agli immigrati! Rimarremo struzzi o finalmente impareremo a essere aquile capaci di guardare lontano?
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)