In Italia c’è un grande aumento della popolazione anziana che porterà ad una crescita della richiesta di assistenza a domicilio: nel 2050 ci saranno infatti due milioni e mezzo di italiani e un terzo della popolazione avrà più di 65 anni e oltre 4 milioni avranno più di 85 anni. Inoltre 8 milioni di anziani avranno almeno una malattia cronica grave nei prossimi 10 anni, con conseguente bisogno di assistenza sanitaria a casa. Sono alcuni dei dati dello studio Istat per 'Italia Longeva - Rete nazionale sull’invecchiamento e la longevità attiva', presentato al ministero della Salute nel corso della terza edizione degli Stati generali dell’assistenza a lungo termine. Il presidente di Italia Longeva, Roberto Bernabei sottolinea la necessità di evitare che l’Italia diventi un enorme e disorganizzato ospizio, dove pochi giovani dovranno lavorare per sostenere milioni di anziani soli e disabili. Anche secondo il presidente dell’Inps Tito Boeri si tratta di «un’emergenza » per l’assistenza sanitaria, e propone per il suo finanziamento un «contributo obbligatorio» che coinvolga lavoratori e pensionati. Dai dati dell’indagine sull’assistenza domiciliare risulta che solo poco più del 10% della spesa sanitaria (circa 15 miliardi) va all’assistenza a lungo termine e solo il 2,3 (l’1,3% della spesa sanitaria totale) va alle cure domiciliari, dove le famiglie contribuiscono per circa 76 milioni. Anche se Il trend dell’offerta di cure domiciliari agli anziani è in crescita (+0,2% rispetto al 2016) ne gode solo 3,2% dei residenti 'over 65'.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)