Nonostante i passi per accedere alle strutture residenziali per gli anziani siano ben chiari e specifici (sia pure con alcune differenze a seconda della regione di riferimento) la realtà delle cose è ben altra. Lo conferma Valeria Fava, vicedirettore di Pit (Progetto integrato di tutela)- Salute, struttura che fornisce informazioni, consulenza e assistenza ai cittadini, di Cittadinanza attiva-Tribunale per i diritti del malato e che ogni anno presenta un rapporto sullo «stato di salute» del Servizio sanitario nazionale in base alle segnalazioni ricevute dai cittadini. «Tra i problemi principali delle Residenze sanitarie assistite ovvero le Rsa ci sono: la scarsa assistenza, i costi e i tempi di attesa. Sebbene vada preso atto di una crescente volontà di trasparenza di Asl, Comuni e Regioni, - che sempre più spesso mettono a disposizione un elenco delle Rsa in cui si precisa il numero di persone in lista d’attesa - il problema dei tempi lunghi resta. Ed è ancora più grave per chi ha maggior bisogno perché le residenze che offrono l’assistenza più complessa, quella di terzo livello, sono poche». Inoltre sottolinea le differenze tra Nord e Sud ma anche tra grandi e piccoli centri (in questi ultimi le residenze sono poche e magari l’ospitalità si trova a diversi chilometri di distanza dalla casa originale). Per quanto riguarda i medici le segnalazioni dei familiari riguardano soprattutto la minor presenza di quanto previsto e l’assistenza infermieristica insufficiente, che delega alcuni compiti e incombenze ai parenti degli assistiti. Anche per i pagamenti c’è una grande confusione su chi e quanto si debba pagare. Per il problema delle liste d’attesa che restano lunghe anche perché a volte nelle Rsa vengono ricoverati anziani che potrebbero essere assistiti a domicilio. Ci sono anche altre alternative, le Ra, le Residenze assistenziali, che una volta si chiamavano case di riposo e sono rivolte agli anziani autosufficienti, anche se sono sono poche, per la maggior parte private, e comunque tutte a pagamento.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)