Il progressivo invecchiamento della popolazione ha portato la ricerca scientifica a concentrarsi su questa fase della vita, con l’obiettivo di contrastare l’eccesso di medicalizzazione dell’invecchiamento,troppo spesso erroneamente visto come una malattia. Questa visione restrittiva della vecchiaia ha portato a relegare gli psicologi all’ambito delle Unità Operative di Psichiatria e la loro assenza dai vari contesti di cura è indice di una scarsa percezione della psicologia come scienza capace di fornire strumenti e metodologie utili a migliorare l’atto di cura. Un documento della Società Italiana di Psicologia dei Servizi Ospedalieri e Territoriali (SIPSOT) sostiene che, in un reparto di riabilitazione geriatrica, le conoscenze e le competenze dello psicologo dovrebbero essere orientate verso interventi rivolti alla gestione complessiva dinamiche(mediche, psicologiche, sociologiche e pedagogiche) che coinvolgono l’ anziano ammalato. I campi coinvolti sono:·
- l’invecchiamento fisico e psicologico (trasformazioni delle modalità di relazione dell’individuo col proprio mondo esterno);
- comportamentale (attitudini, aspettative, motivazione, immagine di sé, ruoli sociali, personalità);
- la comprensione e gestione dell’influenza reciproca tra individuo anziano e società.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)