Nell’Università di Gotemburg, in Svezia, si è svolto uno studio neurologico su 190 donne durato 44 anni. I risultati della ricerca, pubblicati su Neurology, hanno mostrato che tra le donne più in forma l’incidenza della malattia era stata del 5%, tra quelle un po’ meno attive del 25 e tra le più sedentarie del 32. Inoltre si è notato che coloro che avevano, grazie all’attività fisica, un sistema cardiovascolare migliore, avevano ridotto dell’88% il rischio di Alzheimer dell’88%, sviluppando la malattia in media a 90 anni, contro i 79 anni di chi non aveva svolto attività fisica. Il campione è troppo ridotto per poter generalizzare, ma comunque da una interessante indicazione.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)