Uno studio realizzato su oltre 30mila soggetti con patologie cardiache ha mostrato che continuare o intraprendere - ed è questa la novità – un’attività fisica anche in età non più giovanile può avere notevoli risvolti positivi sulla salute.
La ricerca, che è stata condotta in Svizzera, da Natalia Gonzales dell’Università di Berna, ha coinvolto soggetti con in media 64 anni e mezzo, il 34% donne, dei quali sono stati indicati i livelli di attività fisica nel tempo (per oltre 7 anni), mettendoli in relazione con i dati relativi alla sopravvivenza. Sono state giudicate attive tutte le persone che facevano almeno 150 minuti a settimana di movimento moderato, o 75 minuti intenso, o un misto dei due.
Il campione è stato poi diviso in 4: i sedentari da sempre, quelli da sempre fisicamente attivi, quelli che avevano aumentato il moto nei 7 anni dello studio e quelli che invece lo avevano diminuito. Il rischio di mortalità cardiovascolare è risultato del 51% inferiore tra chi era sempre stato attivo e del 27% in chi aveva incrementato le dosi di sport. Risultati negativi, invece, per le altre due categorie.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)