Li hanno guardati morire. Senza una parola di conforto. Urlandogli contro insulti. Umiliandoli. E aspettando fino quasi all'ultimo respiro, prima di chiamare i soccorsi. E non per pietà. Ma solo per evitarsi la grana di un morto in casa.
"Cinismo e totale mancanza di umanità" sono le parole del gip Francesca Zavaglia per descrivere l'inferno in terra fatto vivere ai nove ospiti della casa famiglia gestita a Monteveglio, nel Bolognese.
In un momento in cui il Covid ha riportato al centro dell'attenzione, la necessità di modificare le politiche per gli anziani e in cui le case di riposo sono oggetto di costante monitoraggio e di inchieste per i decessi legati alla pandemia, l'indagine dei carabinieri del Nas e della stazione di Bazzano ha mostrato l'orrore del quotidiano che si nasconde ancora in troppe case famiglia.
In particolare in questa, dove a luglio un blitz dei carabinieri ha messo fine alle sofferenze degli ospiti, liberandoli da quel giogo di crudeltà in cui erano precipitati. La giustizia farà il suo corso, e sui responsabili è partita già l'indagine che ha portato a quattro arresti per maltrattamenti, omissione di soccorso ed esercizio abusivo della professione sanitaria.
E ora dalla politica si alza un grido d'allarme, per regolamentare in maniera più seria l'assistenza degli anziani, grido che sembra da lungo tempo sia rimasto inascoltato.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)