Nelle case di riposo della provincia di Lodi i posti per gli anziani affetti da Alzheimer sono 52 con una lista d’attesa ci sono ancora più di duecento persone. Per aiutare le famiglie si attivano il medico di medicina generale e il servizio di assistenza domiciliare integrata (Adi). «L’Alzheimer è una malattia degenerativa – spiegano gli esperti dell’Asl di Lodi – che compromette le funzioni cognitive superiori. Negli stadi avanzati, poi, la persona affetta dalla malattia perde anche la capacità di deambulare e di parlare; diventa incontinente e mangia con grande difficoltà. Una causa certa ancora non c’è e purtroppo nemmeno una terapia precisa. I risultati ottenuti dai nuovi farmaci non sono totalmente soddisfacenti. Diciamo che rallentano l’evoluzione della malattia». Nel 2015, fino al mese di agosto, gli operatori dell’Adi hanno seguito 132 persone con demenza, 113 con l’Alzheimer. «I nuovi casi di Alzheimer (in Italia) nel 2015 sono 269mila – ha affermato ieri la presidente della Federazione Alzheimer Italia Gabriella Salvini Porro – e i costi ammontano a 37.6 miliardi di euro. Continuiamo a chiedere finanziamenti adeguati per supportare concretamente i malati e le loro famiglie ».
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)