Secondo uno studio pubblicato su Annals of Clinical and Traslational Neurology, eseguito dalla Temple University di Philadelphia con l’Università La Sapienza di Roma, l’olio extravergine d’oliva può contrastare l’Alzheimer. Infatti l’olio d’oliva attiva il processo di ripulitura dai detriti e tossine che si accumulano tra le cellule, cioè l’autofagia. Vengono così distrutti anche le placche amiloidi e i grovigli di proteina tau, che sono i due segni principali dell’Alzheimer. Nell’esperimento, eseguito sui topi, in quelli nutriti con olio d’oliva il cervello produceva più sinaptofisina, proteina che aiuta il mantenimento delle sinapsi, che infatti conservavano piena efficienza. Si è anche ottenuta un’ulteriore conferma della validità della dieta mediterranea, utile non solo per il benessere del sistema cardiovascolare ma che ha anche effetti positivi per la minore incidenza di demenza, probabilmente proprio per l’uso dell’olio extravergine d’oliva.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)