Riportiamo stralci di un comunicato stampa le associazioni di categoria socio sanitarie lombarde.
“Gli anziani e le persone con disabilità che ospitiamo sono persone fragili, spesso malati di più patologie croniche. Il nostro lavoro è garantire loro qualità della vita a 360 gradi: nelle nostre strutture elaboriamo progetti educativi personalizzati, oltre a garantire assistenza sanitaria generalista 24h/7gg”.
“Gestire in piena sicurezza e consapevolezza un malato di Covid-19 in gravi condizioni va al di là delle nostre competenze e, spesso, anche delle nostre possibilità pratiche. Per il bene degli anziani e delle persone con disabilità, chiediamo che le ATS lombarde identifichino medici specialisti, virologi e infettivologi che vengano in struttura in modo da offrire un servizio di supporto agli operatori delle RSA, delle RSD e delle altre strutture sociosanitarie”.
“Se le circostanze straordinarie in cui stiamo operando – concludono i Presidenti delle associazioni– determinano che strutture sociosanitarie come le RSA per anziani e le RSD per persone con disabilità, entro i limiti dell’appropriatezza del setting, si trovino a svolgere funzioni tipicamente sanitarie, è necessario che si rafforzi in tali strutture l’apporto di personale sanitario specialistico. Fondamentali sono anzitutto il supporto per i dispositivi di protezione individuale.
E, da non trascurare, il sostegno per il reclutamento del personale infermieristico e assistenziale in sostituzione di quello in malattia”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)