Con la delibera della Giunta lombardia n. 3226 del 9 giugno cambia il trattamento per gli over 75. Nell'allegato A, infatti, la Regione prevede che “per i casi Covid-19 di futura eventuale insorgenza, prevedere il tempestivo trasferimento presso strutture di ricovero a carattere sanitario, appositamente individuate”. Mentre solo “in via del tutto eccezionale (...) si può prevedere la prosecuzione dell’assistenza in struttura”, ossia all'interno della Rsa, qualora l'anziano sia così grave da non poter essere trasportato in ospedale.
Quel che la delibera di ieri non consente ancora è la visita libera dei parenti ai propri anziani ospiti nelle Rsa.
“Le visite dei parenti sono concesse solamente in situazioni di particolare necessità e dietro specifica autorizzazione - sottolineano i sindacati dei pensionati -. Durante l'emergenza coronavirus non era scontato che un anziano in Rsa venisse ricoverato in un ospedale, visto che la delibera 3018 del 30 marzo prevedeva, nell'allegato 1, che in caso di “età avanzata (>75 anni) e presenza di situazione di precedente fragilità nonché presenza di più comorbilità, è opportuno che le cure vengano prestate presso la stessa struttura per evitare ulteriori rischi di peggioramento dovuti al trasporto e all’attesa in Pronto Soccorso”.
Una scelta contestata più volte sia dai sindacati dei pensionati che da Uneba Lombardia.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)