L’OMS ha adottato il Piano Globale sulla Demenza. Articolato in sette aree di intervento, apre una nuova prospettiva sull’assistenza e la terapia e ribadisce che la demenza non è l’inevitabile conseguenza dell’invecchiamento. Dal prossimo anno questa malattia costerà intorno ai mille miliardi di dollari. L'ADI (Alzheimer’s Disease International) raccomanda ai governi di destinare almeno l’1% del costo globale della demenza alla ricerca. Il Piano Globale segna un passo importante nella lotta a questa patologia e fornisce un quadro utile ai governi per migliorare la vita di milioni di persone sollecitandoli a includere la demenza nelle proprie politiche sociosanitarie e assistenziali. Questa patologia colpisce 50 milioni di persone in tutto il mondo, numero che sarà triplicato nel 2050 ed è l’unica condizione cronica senza una terapia risolutiva. Per la prima volta si riconosce che migliorare la vita delle persone con demenza e dei loro familiari è una questione relativa ai diritti umani. Attualmente solo 29 dei 194 Stati membri - la metà dei quali in Europa - ha sviluppato un piano sulla demenza; in Italia esiste, ma senza stanziamento di fondi.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)