La seconda indagine sull’Assistenza domiciliare in Italia (Adi) realizzata da Italia Longeva, è stata presentata al ministero della Salute in occasione degli Stati generali dell’assistenza a lungo termine. L’Italia è il Paese più longevo d’Europa, ma non brilla per investimenti in Long term care. In Nord Europa si investe in questo settore fino al 25%; noi arriviamo a poco più del 10%. L’investimento in questo settore vale circa 15 miliardi di euro ma, solo 2,3 miliardi (l’1,3% della spesa sanitaria totale) sono destinati all’erogazione di cure domiciliari. Il contributo a carico delle famiglie è di circa 76 milioni di euro. Alla rilevazione hanno partecipato 35 aziende sanitarie che assistono, in 18 regioni, circa 22 milioni di persone. Ne emerge un quadro in cui l’assistenza domiciliare agli anziani è in crescita( +0,2% rispetto al 2016) ma residuale: ne usufruisce il 3,2% degli over 65 residenti in Italia. E’, inoltre, un servizio che viene prestato, nelle varie zone del Paese, con forme, modalità e costi molto articolati. Basti pensare che, il numero di accessi in un anno varia da un minimo di 8 ad un massimo di 77, mentre, le ore di assistenza dedicate al singolo anziano, vanno da un minimo di 9 ad un massimo di 75. I costi per la presa in carico di un singolo paziente variano da 543 a 1.000 euro.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)