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Long Term Care, il welfare pubblico arranca

www.vita.it, 25-09-2019

Dal secondo Osservatorio LTC realizzato da CERGAS SDA Bocconi  emerge che, dal 2013 al 2016, gli over 65 non autosufficienti in Italia sono aumentati del 4,6% mentre il tasso di copertura del bisogno è addirittura leggermente diminuito, passando da 10,4% a 10,2%. Il Report punta a fornire un quadro aggiornato delle caratteristiche del settore Long Term Care in Italia e a individuare i segnali di cambiamento e innovazione osservabili.

Lo studio conferma la carenza di una risposta adeguata alla domanda di assistenza e servizi che viene dagli over 65 non autosufficienti. Nel 2018, le badanti hanno superato un milione di unità e sono la soluzione più diffusa e capillare nel nostro Paese. Gli ospiti dei servizi residenziali ( Rsa )sono appena 287.000 ogni anno. Emerge una forte necessità di rivedere i modelli di servizio e ricercare soluzioni innovative.

Restringendo il campo di osservazione agli over 75 e a due tipologie di risposta al bisogno che sono il ricovero in Rsa e le badanti, lo studio divide il Paese in tre grandi aree. In Molise, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Abruzzo e Campania  la risposta del servizio pubblico raggiunge in media il 14% dell'utenza e le badanti coprono il fabbisogno degli over 75 non autosufficienti per circa il 30%. In Valle D’Aosta, Umbria, Toscana, Sardegna, Lazio, Friuli, Liguria ed Emilia-Romagna c'è una più strutturata presenza di badanti e una rete che, insieme al servizio pubblico, copre fra il 41% e il 65% dello stesso fabbisogno. Nella terza area, che include Veneto, Piemonte, Trento e Lombardia, la rete pubblica è molto più estesa e, insieme al ricorso a badanti, soddisfa circa  il 70% della domanda di assistenza. In pratica in quasi tutto il Sud il peso dell'assistenza a questa fascia di popolazione è fortemente spostato sulle famiglie.

Quanto alla presenza del tema nelle politiche regionali lo studio ha , tra il 2015 e il 2019, sono stati emessi ben 365 atti regionali ma nella maggior parte dei casi gli interventi  portavano a regime o perfezionavano le normative esistenti. La percentuale di provvedimenti tesi ad introdurre  servizi innovativi è limitata al 10,7% nei 5 anni indagati.

Commentando queste notevoli differenze regionali Elisabetta Notarnicola ( Associate Professor of Practice, Divisione Government, Health e Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management) ha sostenuto che «Esistono aree più organizzate, in cui c’è stato un più alto investimento nel settore LTC, che nel tempo ha permesso una buona strutturazione del sistema sociosanitario accompagnato anche da una maggiore organizzazione delle famiglie, le quali scelgono di rivolgersi a servizi privati e strutturati. In altri contesti, invece, il caregiving familiare è molto più intenso e continua a rimanere la prima (e talvolta unica) risposta».

(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)

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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-09-25
Numero
Fontewww.vita.it
Approfondimenti Onlinehttp://www.vita.it/it/article/2019/09/25/long-term-care-il-welfare-pubblico-arranca/152752/
Subtitolo in stampawww.vita.it, 25-09-2019
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)
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Parole chiave: Anziano non autosufficiente Assistente familiare, badante Caregiver caregiving Residenza Sanitaria Assistenziale Rete dei servizi, integrazione Ricerca